MODELLI
Pronunce di merito sui danni da fauna selvatica;
ATTO DI CITAZIONE
L’Avv. ______________ (CF___________________) rappresentante e difensore del Sig. ________________ (CF____________________) residente a
_____________ in via _______________ n___,
ed elettivamente domiciliato presso il
suo studio in ____________ (__) alla via ______________ n. __, ______________ (tel. e
fax ______________ – email _____________@puntopec.it) in virtù di procura rilasciata in calce al presente atto,
contenente l’informativa ex L.28/2010, espone quanto segue:
PREMESSO
1)
Che, il Sig. _________________ è possessore
del fondo in loc. ________ del Comune di ___________ Foglio __ Particelle __ e __, dallo
stesso coltivato a castagneto e ricadente nel perimetro del Parco Nazionale Del
Cilento e Vallo di Diano;
2)
Che in data 20.10.2014 e 23.10.2014, l’odierno
attore recatosi presso il fondo richiamato per la stagionale raccolta delle
castagne, riscontrava numerosi danni provocati da fauna selvatica, nello specifico
cinghiali;
3)
Che, questi avevano in larga parte mangiato il raccolto delle castagne, nonché creato numerose buche di differente diametro e distrutto muretti di contenimento a secco (cfr. relazione tecnica);
Che, questi avevano in larga parte mangiato il raccolto delle castagne, nonché creato numerose buche di differente diametro e distrutto muretti di contenimento a secco (cfr. relazione tecnica);
4)
Che, in entrambi i giorni 20.10.2014 e 23.10.2014
l’odierno attore denunciava l’accaduto, protocollando con il n. _____ e __________,
presso il Comune di _______, richieste di adeguato indennizzo mediante l’apposito
modulo nei tempi e modi previsti dall’art. 6 dell’apposto Regolamento
predisposto dall’Ente Parco (cfr. allegati);
5)
Che, a tali denunce/richieste di indennizzo
non seguiva alcuna risposta, né alcuna operazione di accertamento sul fondo da
parte degli organi preposti;
6)
Che, l’odierno attore dava, perciò, incarico
al Dott. Agr. ____________ di eseguire dei sopralluoghi e stilare una
relazione tecnico estimativa dei danni provocati dalle visite dei cinghiali sul
fondo;
7)
Che, la relazione tecnica indicava quale somma
dei danni € 3.841,66 oltre
l’aggiunta di € 600,00 per la
redazione della consulenza (cfr. allegati);
8)
Che, in data 15.04.2015 l’Ente Parco riceveva
messa in mora con raccomandata A/R, alla quale non seguiva alcun riscontro;
9)
Che, la
fattispecie in tema di danno cagionato al privato dalla fauna selvatica
appartiene sicuramente alla giurisdizione ordinaria, configurandosi la
posizione giuridica del privato danneggiato come diritto soggettivo (cfr.
Cass.civ. 5417/04);
10)
Che, ai sensi dell’art. 15 della L. 394/91
l’Ente Parco è legittimato passivo e come tale è tenuto ad
indennizzare-risarcire i danni provocati dalla fauna selvatica del Parco;
11)
Che, sebbene la fauna selvatica rientri nel
patrimonio indisponibile dello Stato e la L. 157/92 attribuisce alle Regioni
l’emanazione delle norme relative alla sua gestione e tutela, è pur vero che
tale gestione è prevista solo per quelle regioni nel cui territorio non sono
presenti Parchi o Riserve (vd. Cass. N. 8953/2008 e Sentenza n. 640/14 GdP di
Vallo Della Lucania);
12)
Che, difatti, l’art. 12 della Legge quadro
sulle aree protette n. 394/1991 sancisce che spetta all’ente gestore dell’area
la fissazione degli indennizzi e dei criteri per gli interventi sulla flora,
sulla fauna e sull’ambiente naturale in genere (cfr. art. 2 Regolamento Ente
Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano);
13)
Che,
l’odierno attore ha diritto all’indennizzo-risarcimento così come disposto dal
regolamento dell’Ente Parco per i danni provocati sul fondo dai cinghiali;
TANTO PREMESSO
Il
sottoscritto avvocato in virtù dei poteri conferitigli,
CITA
-
ENTE PARCO NAZIONALE
DEL CILENTO, in persona del legale rappresentante p.t.,
domiciliato per la carica Via ____________ — ________ ______________ (___);
a comparire innanzi al Giudice di Pace di Vallo Della
Lucania, nella nota sede, ora di regolamento, Giudice
designando, all’udienza del giorno 07/07/2015 per ivi sentire accogliere le seguenti
CONCLUSIONI
Voglia l’Ill.mo Giudice di Pace adito,
contrariis reiectis, ed in accoglimento delle ragioni innanzi rappresentate,
accertata la responsabilità dell’Ente Parco nella causazione dei danni subiti
dall’attore:
1)
Condannare:
- L’Ente Parco Nazionale del Cilento, al pagamento
dell’indennizzo-risarcimento dei danni provocati dalla fauna selvatica sul
fondo dell’attore;
il
tutto per la somma complessiva di € 3.841,66 così come indicata dalla ctp a
firma del Dott. Agr. _____________ – con l’aggiunta delle spese tecniche
sostenute per la redazione pari ad €
600,00, o altra inferiore che il giudice riterrà equa o di giustizia oltre
rivalutazione ed interessi legali da calcolarsi, in ogni caso entro i limiti di
competenza per valore del giudice adito con rinuncia all’eventuale esubero.
2)
Condannare, inoltre, l’Ente Parco al pagamento
dei compensi ex d.m. 55/2014 da corrispondere al sottoscritto procuratore
antistatario.
DICHIARAZIONE DI VALORE
Si
dichiara che il valore della presente controversia è di Euro € 4.441,66 per cui
all’atto dell’iscrizione a ruolo della causa sarà versato un importo a titolo
di contributo
unificato di Euro 98,00.
AVVERTENZE
EX ART.167 CPC
Si
avverte espressamente il convenuto che può costituirsi in giudizio nei modi e
termini di legge (art.166 c.p.c.) fino alla data dell’udienza di prima
comparizione del 07/07/2015, e che,
in particolare, nella comparsa di risposta deve proporre tutte le sue difese
prendendo posizione sui fatti posti dall'attore a fondamento della domanda,
indicare i mezzi di prova di cui intendono valersi e i documenti che offrono in
comunicazione, formulare le conclusioni [c.p.c. 183, 189].
Deve
inoltre, a pena di decadenza, proporre le eventuali domande riconvenzionali e
le eccezioni processuali e di merito che non siano rilevabili d'ufficio,
incluse quelle ex art 38 c.p.c.. Se è omesso o risulta assolutamente incerto
l'oggetto o il titolo della domanda riconvenzionale, il giudice, rilevata la
nullità, potrà fissare un termine perentorio per integrarla, pur restando ferme
le decadenze maturate e salvi i diritti acquisiti anteriormente alla
integrazione.
Se
s’intende chiamare un terzo in causa, deve farne dichiarazione nella stessa
comparsa e provvedere ai sensi dell'art. 269 c.p.c..
RICHIESTE
ISTRUTTORIE
Si
chiede fin da ora l’ammissione della prova testimoniale con i testi ___________, _____________ e ______________ sulle seguenti circostanze:
1.
Vero o meno che, il Sig. _________________ è possessore e si occupa della coltivazione del fondo sito in loc.
___________ del Comune di _______Foglio __ Particelle __e __;
2.
Vero o meno che, in data 20.10.2014 e 23.10.2014,
presso il fondo in loc. ________ venivano riscontrati numerosi danni provocati da
fauna selvatica, nello specifico cinghiali;
3.
Vero o meno che, questi avevano mangiato il
raccolto delle castagne, nonché creato numerose buche di differente diametro e
distrutto muretti di contenimento a secco;
4.
Vero o meno che, in data 20.10.2014 e
23.10.2014 il Sig. ________________ protocollava presso il Comune di
____________ denuncia/richiesta di risarcimento.
ALLEGATI
Si
allegano al presente atto a sostegno della domanda attorea i seguenti
documenti:
1)
Richieste/denunce
indennizzo del 20.10.2014 e 23.10.2014;
2)
Relazione tecnica del Dott.__________________;
3)
Regolamento indennizzo Ente Parco;
4)
Messa
in mora del 15/04/2015;
5)
Copia
sentenza GdP Vallo Della Lucania n. 640/14;
________________ lì 05/05/2015
Avv. ___________________
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